mercoledì 22 febbraio 2017

Piombino (Li) e le antiche terme del Falcone

LE ANTICHE TERME DEL FALCONE A PIOMBINO
Nel promontorio che sovrasta il mare del canale di Piombino si trova un’area che da qualche anno è stata resa Parco e costituisce un itinerario naturalistico unico ed esclusivo che oltre ai valori paesaggistici, botanici, faunistici, storico-militari potrebbe offrire anche occasioni di ricerche archeologiche . Nei pressi di questa zona, spostandosi nella valle verso Est, in prossimità del Rio Salivoli, sarebbero infatti  esistite "Le antiche terme del Falcone". Il 3 Ottobre del 1995 sulla pagina "Riviera etrusca" del quotidiano "La Nazione" fu pubblicato un mio articolo che titolava "Falcone, terme di Piombino-La scoperta dello storico Ademollo Valle".  Anche Piombino avrebbe avuto nel passato una stazione termale di acqua calda e precisamente in località Falcone. Questa notizia ce l'ha tramandata lo storico novecentesco Romualdo Cardarelli in un documento che si richiama ad una carta del Libro dei Consigli dell' 8 Luglio 1515 (secondo il calendario piombinese) nell'Archivio Storico comunale di Piombino. In questa carta si tratta di un progetto per la costruzione di una vasca grande in muratura per il contenimento delle acque calde del Falcone per curarvi "Infecta corpora", come facevano già gli antichi piombinesi, essendo queste acque ritenute medicinali e molte propizie alla salute. Sappiamo anche che questo progetto venne poi effettivamente realizzato e ce ne dà conferma lo storico ottocentesco Licurgo Cappelletti. In una pagina del testo "Storia della Città e Stato di Piombino" il Cappelletti asserisce che nell'anno 1894, in occasione di una sua visita "In loco", precisamente dove si trova il podere allora detto di San Giovanni in Salivoli, vide la polla d'acqua,  gli scalini per accedere nelle tinozze e dei piccoli crateri, nonché i resti delle mura che formavano i bagni. Sempre in quel tempo il Cappelletti scrive di avere avuto notizie dirette dell'esistenza di una porta principale di accesso allo stabilimento termale e di "Residui di camerini per bagnanti".
Il mio articolo su "La Nazione" non ebbe alcun seguito e l'allora amministrazione comunale lo ignorò totalmente.  Viene da chiedersi invece se quelle acque scorreranno ancora nel sottosuolo delle terre del Falcone e se disperdendosi in un gioco di rivoli sotterranei si andranno a versare copiose in fondo al mare. Pensiamo quale risorsa preziosissima costituirebbe questo patrimonio idrico e come potrebbe rendersi utile e proficuo per qualificare e incrementare il turismo della città di Piombino.
Goffredo Ademollo Valle        28/04/2016
Il mio post ha avuto un gran successo di gradimento e condivisioni su fb. Molti hanno commentato e li devo ringraziare poiche' mi hanno stimolato ad approfondire l'argomento. Un ringraziamento particolare a Diego Luci che pubblicando la foto della mappa del 1821 e la foto attuale della zona (oggi via Ruffilli) ha permesso di individuare con precisione il luogo dove si trovavano le antiche terme del Falcone:
"VERBA VOLANT SCRIPTA MANENT"





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